racconto del leckihorn e rottalihorn, urserental (uri)


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LECKIHORN e ROTTALIHORN – URSERENTAL

sabato 5 e domenica 6 settembre '09


Riprende l'attività dell'AG con una due giorni nel cuore delle alpi svizzere; sabato puntiamo alla Rotondohutte mentre per la domenica i programmi si differenzieranno in funzione dei gruppi.
L'avvicinamento al rifugio è reso meno gravoso dal servizio taxi che ci permette di superare rapidamente la lunga stradina asfaltata che si inoltra nella valle. Dal suo termine, una traccia regolare ci porta fino all'accogliente rifugio: la temperatura è piuttosto rigida per la stagione e l'orario nonostante il sole splenda in cielo raramente nascosto da qualche nuvola dispettosa.
Il pomeriggio trascorre mentre i ragazzi, divisi in due gruppi, sono impegnati in un'attività ludico-ricreativa dove si immedesimano negli abitanti di un castello medioevale o in un insolito gruppo di villeggianti del futuro.
Poi arriva l'ora di cena; consci che non gusteremo ricercate leccornie, ci rassegniamo alla zuppa speziata seguita da un'insalata mista accompagnata da purè e una portata di funghi con tracce di carne. Non che sia un pasto ideale per chi dovrà poi svolgere un'attività fisica, ma almeno le porzioni sono abbondanti e il bis non ci viene lesinato. Il gusto poi non è così malaccio e quindi ci impegniamo non poco a fagocitare tutto quello che ci viene propinato, compreso il dessert a base di torta.


La mattina il tempo è limpido e piuttosto caldo. Con i Nadzgul ci avviamo verso la nostra meta camminando su gande a tratti instabili. Proviamo a salire per il breve ghiacciaio alla base del Gross Leckihorn ma, alla fine, preferiamo la roccia evitando così di calzare i ramponi. Raggiungiamo il Leckipass e da qui per cresta su sfasciumi con qualche passaggio delicato raggiungiamo i 3000m della vetta. Davanti ai nostri occhi si apre un panorama mozzafiato: scorgiamo chiaramente il gruppo del Rosa con le sue punte principali, il Lyskamm e quindi i Dom. In primo piano svetta il ghiacciaio del Blinnenhorn dietro cui scorgo il Nadelhorn e poi, un po' più a nord ma molto più a ovest sua maestà il Bianco. Subito la mia mente vola al primo week end di agosto e alla mia prima visita a questo gigante.
Spostandosi ancora più a settentrione, ma decisamente più vicini al Gross Leckihorn, svettano il Finsteraarhorn e l'Aletschorn con la sua immensa lingua ghiacciata.
Estasiati per il panorama, ritorniamo sui nostri passi fino al Lekipass da cui risaliamo sempre per gande instabili al Rottalihorn: ci attende ora una lunga discesa per tracce che si snodano inizialmente tra i massi per poi raggiungere i pascoli e quindi la stradina asfaltata. Questa volta non c’è nessun taxi ad attenderci e così ci sorbiamo una poco piacevole camminata sulla lunga striscia nera fino a rientrare a Realp concludendo così la due giorni del corso d'autunno.


Cavallo Goloso


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