Accesso stradale
Da Milano prendere la statale per Lecco-Colico (ss36). Superare la galleria del M. Barro e quindi il ponte sull'Adda, uscendo alla terza uscita che si incontra (indicazioni per Lecco centro). Seguire quindi le indicazioni per la Valsassina (strada vecchia), girando a destra alla prima rotonda e a sinistra alla seconda. Superare un semaforo e, subito prima del secondo, svoltare a destra (indicazioni per Valsassina e Casa delle Guide). Proseguire sulla strada principale in salita superando un ponte e passando quindi sul versante opposto della valle (destro idrografico). Superare il tornante verso destra attraversando il quartiere di Malavedo e passando sotto Laorca. Continuare in salita finchè in prossimità di una curva verso sinistra, la strada si allarga. Abbandonare quindi la strada principale poco prima del tornante verso destra, girando a sinistra. Proseguire lungo la strada prima in salita quindi in discesa fino al suo termine. Parcheggiare con criterio.
Avvicinamento
Dal parcheggio raggiungere il fondo della strada e prendere la mulattiera in leggera salita sulla destra (cartello indicatore per la ferrata del Medale). Superare il cimitero e, dopo una breve discesa, svoltare a destra in falso piano. Al bivio successivo prendere a sinistra e proseguire sulla stretta mulattiera in cemento fino a un tornante verso destra in prossimità di alcune case. Prendere il sentiero sulla sinistra fino a raggiungere una mulattiera in cemento. Girare a destra (indicazioni per la ferrata) e abbandonare la mulattiera in corrispondenza di una corta scaletta in cemento sulla sinistra. Proseguire verso sinistra e, al bivio, continuare in falso piano verso sinistra (indicazioni per la ferrata). Lasciare il sentiero più marcato per una traccia che sale in leggera salita sulla destra fino a raggiungere e quindi costeggiare la parete. Proseguire in falso piano per circa un centinaio di metri superando l’attacco della Taveggia in corrispondenza di un facile muretto verticale con albero ( nome alla base). Si descrivono di seguito i due accessi in funzione delle due diverse possibilità per raggiungere Saronno 87.
1- Salita da Anniversario: dall’attacco della Taveggia proseguire brevemente fino a raggiungere l’attacco in corrispondenza di un piccolo spiazzo. La via originale sale a destra di una placca compatta, con la richiodatura è stata aperta una variante basale che sale sulla placca (nome alla base; 20min).
2- Salita da Susanna sotto le Gocce: superare l’attacco di Anniversario proseguendo brevemente lungo la traccia che sale brevemente. Lasciare il sentiero principale dove questo inizia a scendere (subito prima di un canalino) e prendere la traccia che sale per una decina di metri raggiungendo l’attacco in corrispondenza di uno speroncino (nome alla base; 20min).
Materiale
2 corde da 60m
14 rinvii
Camalots da n° 0.4 a 1 (consigliati se si sale da Anniversario)
Note tecniche
difficoltà: 6c (6b obbl)/RS2/III (salendo da Anniversario)
6c (6b obbl)/S2/III (salendo da Susanna)
lunghezza: 350m (7L) + 100m (3L di Susanna) o 120m (4L di Anniversario)
esposizione: S
quota partenza: 600m
discesa: a piedi
primi salitori: A. Borghi, G. Uboldi (1987)
Periodo consigliato
Da settembre a marzo/aprile. Da evitare i mesi caldi.
Relazione
La partenza è in corrispondenza della S4 di Anniversario. Di seguito si descrivono le due possibili soluzioni per raggiungere l’attacco.
Salita da Anniversario
L1 Dall’attacco salire diritti per placca appoggiata quindi lungo due nette fessure verticali al cui termine ci si sposta verso destra. E’ ora possibile risalire per la placca, spostandosi leggermente a sinistra e quindi diritti ad un buco (spesso umido) fino al terrazzino della sosta; oppure traversare a destra raggiungendo l’estremità della placca da cui facilmente si sale al terrazzino della sosta (VI+).
L2 Salire al tettino sopra la sosta che si supera sulla destra. Salire diritti per vago spigoletto proprio sopra il tetto raggiungendo un diedro che si risale e al cui termine si trova la sosta (V+).
L3 Spostarsi leggermente a sinistra e quindi salire diritto per diedro superando un tettino unto stando sulla destra. Proseguire ancora diritto e poi traversare verso sinistra. Al termine del corto traverso (delicato) salire diritto raggiungendo la sosta su piccolo spiazzo (VI+).
L4 Salire il diedro-fessura sopra la sosta fino ad una vaga nicchia da cui si traversa a sinistra in corrispondenza di una piccola cengia: rimanere bassi per poi rimontare sul ripiano e quindi sfruttando alcune prese nette (atletico) raggiungere il canale sulla sinistra che sale in diagonale a un comodo spiazzo con albero dove si sosta. Qui inizia Saronno ‘87 (fix visibili che salgono diritti; VI).
Salita da Susanna sotto le Gocce (combinazione più sostenuta e molto interessante)
L1 Salire diritti lungo lo spigolo dello sperone fino al tetto. Superare il tetto sfruttando la fessura diagonale sulla sinistra (passo duro su roccia unta). Spostarsi leggermente a destra e quindi salire diritti fino alla sosta su comodo ripiano (6b+).
L2 Spostarsi in diagonale verso destra quindi salire diritti fino alla sosta su comodo ripiano (6a).
L3 Salire diritti lungo il muro verticale sopra la sosta fino al termine della struttura raggiungendo una zona con roccia un po’ rotta. Spostarsi verso destra raggiungendo una vecchia sosta (cordoni). Salire quindi lungo un diedro e al termine proseguire facilmente in diagonale verso destra (attenzione a non far cedere sassi) fino a raggiungere la S4 di Anniversario in corrispondenza di un comodo ripiano sotto un grosso tetto giallo evidente già dalla base (6b).
Di seguito si descrive la relazione di Saronno 87
L1 Dalla S4 dell’Anniversario, salire diritti tenendo il grosso tetto giallo a sinistra. Raggiungere l’estremità destra del tetto che si supera con passaggio atletico. Proseguire diritti più facilmente fino alla sosta (6a+).
L2 Salire inizialmente diritti lungo il muro strapiombante con arrampicata tecnica. Al secondo spit spostarsi a destra e uscire dal muro sfruttando una specie di fessura. Proseguire facilmente in diagonale verso sinistra superando un paio di diedrini fino alla sosta in prossimità dell’Anniversario (6c).
L3 Salire diritti superando un piccolo strapiombino e il successivo muro verticale a gocce. Raggiungere la base del diedro strapiombante (ben visibile dalla sosta) al termine del quale si sosta (6c).
L4 Spostarsi a sinistra della sosta aggirando lo spigolino quindi salire diritti. Raggiungere un muro verticale fessurato che si supera con arrampicata di difficile lettura. Proseguire diritti fino ad uno strapiombino che si supera raggiungendo una specie di nicchia chiusa da un secondo strapiombo più grosso. Proseguire a sinistra più facilmente fino alla sosta (6b+).
L5 Superare il muro verticale sopra la sosta. Al termine salire leggermente verso destra lungo un diedro facile (possibile salire per muro verticale a sinistra del diedro). Al termine traversare verso sinistra stando sotto gli strapiombi fino a raggiungere la sosta (6b).
L6 Salire diritti per muro verticale tecnico quindi proseguire sempre diritto lungo il successivo diedrino fessurato. Al termine della zona compatta (dove la parete si fa leggermente strapiombante), spostarsi nel facile diedro sulla destra (roccia a blocchi) e risalirlo fino alla sosta (6c).
L7 Dalla sosta, spostarsi brevemente a destra e quindi diritto per muro fessurato. Al termine seguire il vago spigolo che sale leggermente in diagonale verso sinistra fino a uscire dalla parete in corrispondenza di un comodo spiazzo (5b).
La discesa avviene lungo una traccia che scende a destra dello spiazzo d’uscita (spalle alla parete). Scendere dal versante opposto alla parete (esposizione NE) superando alcuni tratti esposti aiutandosi con alcune catene. Raggiungere la traccia che scende dalla vetta e quindi proseguire sempre in discesa lungo il sentiero fino a tornare sul percorso di salita.
Note
Magnifico itinerario che propone tiri tecnici e atletici su roccia molto bella. È consigliabile raggiungere l’attacco salendo Susanna sotto le Gocce ottenendo così un itinerario impegnativo e di sicura soddisfazione. La salita da Anniversario risulta invece un po’ più semplice e più alpinistica.