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PALANZONE – TRIANGOLO LARIANO

domenica 09 maggio ‘10


Gli alberi possono comunicare con noi, trasmetterci delle emozioni, regalarci sensazioni particolari? Se ci mettiamo in ascolto del loro bisbiglio, le verdi fronde, la rugosa corteccia sanno raccontarci storie favolose di gioia, solitudine, saggezza. Lo stretto contatto libera una tenue e fragile fiammella tramutata poi in un allegro fuoco scoppiettante dalle mani dei ragazzi dell’AG.

Teatro della prima uscita di questa pazza primavera è il monte Palanzone: i nostri ambiziosi programmi di sognanti accompagnatori si devono però scontrare con la massa di nuvole che da giorni staziona sull’intero arco alpino. Fortunatamente senza generare alcun sconquasso climatico, il nostro sparuto gruppo, decimato rispetto le frequenze degli ultimi anni, inizia così il cammino del corso di Primavera dalla Colma di Sormano.

Percorrendo il sentiero che percorre tutta la cresta che separa il bacino del lago dalla pianura, attraversando banchi di nuvole degni di un paesaggio scozzese, raggiungiamo la nostra ambita cima. Solo un piccolo sprazzo, ci permette di godere del blu del Lario che alcune centinaia di metri più in basso sonnecchia tranquillamente, mentre le cime rimangono nascoste o velate dalle grige masse di nubi che roteano sulle nostre teste.

Lungo la discesa assistiamo esterrefatti ad un insolito quanto unico fenomeno di metamorfismo animalesco: un raro capriolo si tramuta al nostro avvicinarsi in un più comune asinello! Forse incantati dalla magia del luogo, ci mettiamo in ascolto della voce degli alberi, liberando con vivaci colori su un cartoncino nero le emozioni provate durante l’esperienza.

La giornata volge rapidamente al termine, come anche la nostra dose di fortuna: le prime gocce iniziano a cadere proprio quando siamo in procinto di salire sul pullman: il rientro verso casa sarà bagnato da abbondanti scrosci.


Cavallo Goloso


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