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TENTATIVO – ANTIMEDALE

sabato 02 febbraio ‘13


Era da un po’ che avevo visto quella placca e, alla fine, mi decido ad andare a darci un occhiata. Questa volta butto nella mischia il volenteroso Roberto che, non so se per ingenuità o perchè effettivamente anche lui spinto dal “neverstopexploring”, accetta di buon grado.

Ovviamente piove e, ovviamente, noi andiamo lo stesso. Lasciato però tutto il materiale all’asciutto del baule, risaliamo il sentiero per gli attacchi delle vie, superiamo i monotiri e poi Frecce Perdute e quindi continuiamo a camminare. Intanto la noiosa pioggia battente sembra aver smesso di picchiare sul cappuccio della giacca, dopo aver inondato ogni singola pietra dell’Antimedale. Raggiungiamo le catene della traccia di discesa che ben presto abbandoniamo per raggiungere il nostro obiettivo. Sarà che é completamente bagnato ma, in effetti, i dubbi sollevati da Roberto danno da pensare: qui si rischia un’altra Fisarmonica o, pare impossibile, forse anche peggio! Ci guardiamo intorno e lo sperone individuato dall’amico sembra in effetti più scalabile; lo studio attentamente, attratto soprattutto da qualcosa che spunta dalla marea calcarea a circa 30 metri da terra: l’oggetto misterioso sembra uno spit, ma da dove ci troviamo non riusciamo ad avere alcuna conferma e sia la placca bagnata sia la mancanza di materiale ci impediscono di andare a vedere da vicino. Così giriamo i tacchi e ci dirigiamo verso la falesia ripromettendoci di tornare quanto prima a vedere cosa sia lo “spuntone” misterioso.

Roberto é in balia delle mie proposte e così acconsente ad andare alla vicina Discoteca ma, in effetti, il sottoscritto ha già un piano in mente. Dopo due tiri lo sputo, con un po’ di titubanza ma alla fine lo vomito a bocconi: tornare subito su là e vedere almeno di raggiungere il presuto spit. La proposta fa centro e, dopo altri due tiri, salutiamo la falesia e ritorniamo al parcheggio dell’Antimedale. La parete é completamente asciutta: dividiamo il materiale e, col carico sulle spalle, torniamo a risalire lungo il sentiero. Se non altro oggi non ci facciamo mancare l’allenamento alla camminata! Abbastanza rapidamente, siamo di nuovo alla base dello sperone; la roccia é spettacolare e facilmente proteggibile a friend e così guadagno rapidamente quota raggiungendo un vecchio chiodo con tanto di maglia rapida. Intanto la nuova posizione mi permette facilmente di appurare la natura dell’oggetto misterioso: uno spit a dir vero nemmeno tanto vecchio! Insomma, non siamo i primi. La notizia certamente non mi rallegra, mi ero già visto scrivere pagine e pagine di autoincensamenti inondando il web di migliaia di foto ma, a conti fatti, al massimo ci va una bella ripetizione. Intanto raggiungo una placca compatta sormontata da un bel cespuglio di rovi; scelgo la soluzione facile ma anche dolorosa (aggiramento da sinistra e passaggio nel roveto) fino a raggiungere la sosta su spit e chiodo. Subito sopra, brilla l’ex oggetto misterioso. Recupero Roberto e decidiamo di proseguire. Salgo facilmente allo spit ma poi mi areno su una placca troppo ripida; provo allora ad aggirarla a sinistra riuscendo in effetti a superare il tratto insidioso ma, forse svuotato dall’idea di essere un semplice ripetitore e pensando che in fondo qualcuno ci stia spendendo del tempo, decido di lasciare perdere e battere in ritirata lasciando così sfumare ogni sogno di gloria!



Cavallo Goloso


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