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VIA NORMALE – MONTE FUMO

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Accesso stradale

Da Sondrio prendere la statale SS36 in direzione Tirano-Bormio fino all’abitato di Teglio. Lasciare la statale svoltando a destra e prendere per il Passo dell’Aprica (indicazioni) in corrispondenza di un incrocio con superamento di un passaggio a livello. Proseguire per il passo superandolo (Aprica) e quindi scendere fino a Edolo. Seguire le indicazioni per Brescia-Milano passando il ponte sopra il fiume fino a Cedegolo. A metà del paese circa si incontra un bivio. Prendere a sinistra abbandonando la strada principale e seguendo per Valle di Saviore. Proseguire lungo la strada che, dopo un paio di tornanti, entra nella valle. Restare sempre sulla strada principale fino ad un tornate verso sinistra con bivio in corrispondenza di alcune case. Non completare la curva ma proseguire diritto passando tra le case (stretto). Uscire dal paesino e prendere a sinistra (indicazioni per il rifugio città di Lissone). Raggiungere e superare la frazione Valle e continuare lungo la strada che diventa stretta e molto ripida (prestare attenzione ad uno scolo dell’acqua particolarmente profondo all’inizio della salita). Proseguire sempre sulla strada e parcheggiare al termine in corrispondenza della partenza di una teleferica.


Materiale


Note tecniche


Relazione

Dal parcheggio prendere il sentiero per il rifugio città di Lissone (cartello indicatore vicino alla partenza della teleferica). Dopo un primo breve tratto in falso piano, il sentiero sale ripido con numerosi tornanti. Restare sempre lungo il sentiero che passa sotto la teleferica per poi uscire dal bosco (meno ripido). Traversare in piano verso destra restando sempre sul sentiero e passando vicino all'arrivo della teleferica. Costeggiare il laghetto artificiale ignorando il ponte che lo attraversa e raggiunge il visibile e vicino rifugio città di Lissone (50min).

Proseguire sempre lungo la mulattiera in falso piano raggiungendo brevemente un alpeggio con vendita formaggi. Continuare sempre per il sentiero lungo il fondo valle superando qualche breve salita fino ad un rifugio privato (rifugio Adamè) subito dopo il quale si attraversa il torrente passando sul versante idrografico opposto (sinistro). Proseguire sempre lungo il fondovalle superando il pianoro e quindi un breve tratto in salita. Raggiungere quindi l'ultimo pianoro con diversi massi (sentiero e bolli bianchi e rossi; buon posto per un eventuale bivacco) alla base dell'evidente morena (1:40h; 2:30h).

Seguire il sentiero salendo ripidamente sul filo della morena finchè questo devia a destra. Ignorare il sentiero e proseguire diritti lungo il filo della morena. Superare, passando sulla destra, un grosso masso proprio sul filo della morena quindi proseguire sempre diritti per un tratto molto ripido. Dove il percorso inizia a spianare, abbandonare la cresta della morena (grosso ometto) e iniziare a traversare verso sinistra puntando ad un evidente canale erboso. Scendere brevemente per gande ad una zona più pianeggiante quindi proseguire sempre in traverso verso sinistra superando un tratto con grossi massi e poi con sfasciumi (ometti). Proseguire sempre in traverso fino al canale erboso. Risalire il canale (grosso ometto in cima) e da qui, per gande e costeggiando la parete sulla destra, raggiungere la base del ghiacciaio (2:00h; 4:30h).

Risalire la fronte del ghiacciaio stando sulla destra (attenzione ai crepacci) e superando un primo tratto ripido (direzione nord est). Raggiungere una zona più pianeggiante quindi continuare diritti in leggera salita superando alcune placche rocciose sulla destra la cima rocciosa ancora più a destra. Raggiungere quindi la verticale della cima del monte Fumo (la successiva vetta rocciosa sulla destra rispetto il senso di marcia) dove il pendio diventa un po' più ripido. Proseguire passando sotto la cima e quindi raggiungere la base della sua cresta sinistra (nord est) in corrispondenza di un muretto a secco (resti della prima guerra mondiale; 1:30h; 6:00h).

Risalire il diedrino all'estremità destra; al termine uscire sulla destra (esposto) quindi salire facilmente per placca fessurata fino ad un grosso masso e una specie di canale-diedrino dove eventualmente è possibile allestire una sosta. Salire sempre diritti seguendo la cresta fino alla sommità (30min; 6:30h).


La discesa si svolge lungo l'itinerario di salita. Non sono presenti ancoraggi per un'eventuale doppia.


Note

Bella e interessante salita in ambiente isolato che raggiunge la seconda vetta del gruppo. Da non sottovalutare il tratto finale su roccia che presenta un passaggio esposto valutabile sul III.